
I pensieri negativi sono dei veri e propri vampiri energetici.
Ogni giorno nella tua mente vengono processati un’infinità di pensieri tossici che abbassano sistematicamente la tua energia e il tuo benessere fisico. La maggior parte di questi pensieri nasce dalle tue convinzioni personali, dalle esperienze del passato che ti hanno segnato in maniera indelebile e dalla paura di un futuro incerto di cui non riesci a scorgere i contorni.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di flussi di pensiero che si attivano in maniera del tutto automatica, senza che tu te ne renda neanche conto e che ti portano a sperimentare inquietudine, ansia e, nei casi più estremi, panico e paura.
Il danno energetico che, quotidianamente, ti autoinfliggi con i tuoi pensieri è enorme.
Spesso non sono le circostanze esterne a causare la tua sofferenza, bensì i pensieri sulle circostanze esterne che sostieni con la tua energia. E quando la tua risposta mentale alle tue esperienze di vita non è costruttiva, iniziano i problemi.
I pensieri negativi ti portano a sperimentare emozioni dolorose e a creare film mentali che ti fanno perdere l’equilibrio e la centratura, scollegandoti dalla realtà.
Quell’insoddisfazione che attribuisci a fattori esterni è dentro di te, alimentata da una mente che non ti dà pace e che ti segue ovunque. Per cui, l’infelicità che sperimenti diventa una sanguisuga che abita la tua mente portandoti via energia vitale. Puoi liberarti da questo fardello solo smettendo di nutrirlo, smettendo cioè di alimentare pensieri dolorosi che ti inducono a credere che non vali e che non sei in grado di affrontare una determinata sfida o circostanza.
Come funziona la tua mente quando processa dei pensieri tossici? Ti faccio un esempio: pensa al caso in cui una persona non ti saluta. Il dato di fatto è che quella persona non ti saluta, su questa semplice evidenza potresti costruire tanti castelli in aria con il tuo pensiero. Potresti pensare che non ti abbia visto e scegliere di andare da lei a salutarla con calore. Oppure potresti pensare che ti abbia visto, ma che non ti abbia salutato volutamente, perché è maleducata o forse perché ce l’ha con te per qualcosa. Oppure ancora, potresti pensare che non ti saluta perché sei invisibile ai suoi occhi.
L’esempio ti aiuta a comprendere il processo con cui vampirizziamo sistematicamente noi stessi divenendo i nostri stessi carnefici.
Una cosa è certa, le interpretazioni che attribuisci agli eventi parlano di te e delle tue credenze. Se non vuoi continuare a disperdere la tua energia, è bene che tu lavori su queste convinzioni depotenzianti. Puoi farlo individuando i pensieri che le sostengono.
A questo scopo ti può essere utile fare degli esercizi di presenza che ti riportino costantemente nel qui e ora. Un lavoro che puoi fare con l’osservazione di te stesso. Porti delle semplici domande, in vari momenti della giornata, ti aiuta a sviluppare questa consapevolezza.
Non si tratta di fare qualcosa di trascendentale, quanto di chiedersi spesso nel corso della giornata: “Come mi sento in questo momento? A cosa sto pensando?”. Sono domande semplici che ti aiutano a riprendere il contatto con te stesso.
Quando scopri come osservare il flusso dei tuoi pensieri non sei più in balia della mente, ma sei in grado di domarla, senza più vivere sotto il suo giogo.
E’ importante che tu faccia il punto su quello che puoi fare per circoscrivere i danni energetici che fanno i tuoi pensieri quando lasci allo stato brado la tua mente.
La regola di base è sempre quella di iniziare da sé stessi e, quindi, il primo passo è l’auto osservazione.
Mi rendo conto che osservare tra i 60.000 e i 70.000 pensieri al giorno non è un affare semplice ed umanamente possibile. Una via d’uscita comunque esiste ed è quella di osservare la ripetitività di certi pensieri, ossia individuare quei pensieri che hai avuto il giorno prima e il giorno prima ancora.
Questa consapevolezza ti aiuta a metterti in guardia sui meccanismi di autovampirizzazione attivati dai pensieri ossessivi che transitano nel tuo cervello. Pensare le stesse cose, tutti i giorni, non solo non è fruttuoso dal punto di vista pratico, ma incide sulle tue esperienze di vita portandoti a vivere gli stessi problemi e le stesse insoddisfazioni in un loop senza fine.
Se realmente desideri che qualcosa cambi nella tua vita, devi iniziare a pensare diversamente ed introdurre la creatività nella monotonia della tua mente.
Se un certo pensiero si ripete da tempo sicuramente attiene ad un’area della tua vita a cui tieni in particolare e che consideri importante. Parti dal presupposto che se non cambi la ciclicità del tuo modo di pensare su quello specifico argomento, non riuscirai a guarire quella situazione di vita e individuare una via d’uscita al problema che ti angustia.
È da folli credere di risolvere un problema con lo stesso pensiero che lo ha generato. Magari ciò che fai è esattamente questo, ossia rimuginare sulla stessa manciata di pensieri, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. E il tempo passa. E tu resti ancorato alle tue difficoltà irrisolte.
Per ribaltare questo processo distruttivo, devi iniziare dalle tue credenze dato che ogni pensiero nasce da una convinzione, spesso inconscia. Scovare le convinzioni che si nascondono dietro ai pensieri è una bella caccia al tesoro, ma questo impegno verrà ben ripagato con la guarigione delle aree della tua vita che ti angosciano.
In quale area della tua esistenza hai più difficoltà? Nel rapporto con te stesso? In quello con gli altri? Nella tua vita sentimentale? In quella lavorativa? Oppure hai problemi economici? O di salute? O forse hai un brutto rapporto col tuo corpo?
Di qualsiasi cosa si tratti è vitale che tu vada ad individuare quelle convinzioni di base che ti impediscono di pensare in modo costruttivo e potenziante.
Quei 60-70 mila pensieri al giorno devono diventare i tuoi alleati, non i tuoi torturatori. Se continui a perderti nei meandri di pensieri depotenzianti ti troverai trincerato all’interno di una psico prigione autoimposta. Al contrario, se sarai in grado di coltivare pensieri costruttivi, quella situazione esistenziale, che oggi ti crea dubbi ed incertezza, cambierà presto in meglio.
Non si tratta di essere ottimisti, ma di ricordarti che ogni tuo pensiero, ogni tua emozione, così come ogni tua azione, crea la tua realtà.
I pensieri, malgrado non siano tangibili, sono la massima espressione del tuo potere creativo. Per questo motivo è necessario che tu orienti i tuoi sforzi per migliorarli e renderli costruttivi.
Se credi che sia difficile o impossibile allora devi lavorare proprio sulle convinzioni che hai sul tuo pensiero. Stabilisci un contatto con il tuo potere personale realizzando, una volta per tutte, che hai la facoltà di scegliere i tuoi pensieri. Essere consapevoli dei loop mentali che si muovono nella tua mente ti permette di padroneggiare la tua vita. Perciò scegli consapevolmente cosa pensare.
Scegliere i tuoi pensieri è un atto di potere. Il più grande di cui disponi.
La bella notizia è che se è vero che i tuoi pensieri sono estremamente ripetitivi vale pure il contrario, cioè è vero che i pensieri costruttivi creano circoli virtuosi in grado di cambiare la tua vita in meglio.
Il pensiero è energia. Chiediti allora quali sono i pensieri che sostengono le tue cattive abitudini e inizia a lavorarci consapevolmente.
Se vuoi ottenere qualcosa devi iniziare a pensare coerentemente con ciò che vuoi ottenere. Se ad esempio vuoi rilasciare una vecchia abitudine che ti sta danneggiando, devi iniziare ad istruire la tua mente con pensieri che sostengano l’obiettivo, senza più dare energia a quella abitudine.
Non esiste nulla che possa imprigionarti tranne i tuoi pensieri.
Niente può limitarti, eccetto le tue paure e nulla ti può controllare fuorché i tuoi pensieri, le tue credenze e le tue stesse convinzioni.
Carl Jung scrisse: “Ma se dovessi scoprire che il nemico stesso è in me; che sono io stesso ad avere bisogno della mia bontà, che io stesso sono il nemico da amare, allora che cosa accadrebbe?”.
Cosa accadrebbe veramente se comprendessi e sentissi che tutto dipende da te? E che sei tu stesso il tuo inferno e il tuo paradiso?
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