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Il Distruttore arriva quando meno te lo aspetti

C’è un archetipo simbolo di metamorfosi, crescita ed evoluzione in grado di scuotere in maniera potente la coscienza: il Distruttore.

Il Distruttore è un’energia di morte apparente che ci rende autentici, ci aiuta a destrutturarci da tutti gli schemi e dalle regole, ad abbandonare le relazioni inutili, obbligandoci a trasformarci in un continuo movimento.

Quando meno te lo aspetti arriva con la sua onda anomala, un vero e proprio tsunami che travolge la vita e i suoi equilibri.

Può essere che il Distruttore sia un evento drammatico, una circostanza incresciosa, un’esperienza dolorosa causata da un vampiro manipolatore o altro ancora. Qualsiasi cosa sia, una cosa è certa: da quel momento in poi la tua vita non sarà più la stessa e prenderà un altro corso.

Il Distruttore è un archetipo che racchiude un messaggio potente: ci ricorda l’impermanenza.

Anche se trascorriamo la vita a costruirci certezze – un lavoro affidabile, una famiglia, una posizione economica stabile e via dicendo – siamo tutti consapevoli che nulla è sicuro e imperituro. Per usare un termine filosofico tutto è transeunte.

In alcuni versi sanscriti si legge proprio questo “La vita nel mondo è transeunte. Lo stesso dicasi per la gioventù e la ricchezza. Anche il coniuge ed i figli non sono permanenti. Solo la verità ed il buon nome lo sono”.

Ogni cosa può esserci tolta in qualsiasi momento e in virtù di questo principio, ci si potrebbe trovare in un batter d’occhio a sbattere il grugno contro la nostra fragilità.

L’impermanenza è parte della vita umana, così come ne è parte l’impotenza che sperimentiamo nel cercare di difendere ciò che abbiamo di più caro.

L’impermanenza è maestra di distacco e sottolinea la transitorietà dei fenomeni, l’impermanenza è la vita che scorre nelle nostre esistenze.

Tuttavia, la vera questione non è tanto cosa sia l’impermanenza, ma quello che si “muove” ogni volta che pensiamo di aver perso qualcosa. Il senso di perdita deriva dall’aver connotato in maniera personale e possessiva la “cosa” persa e questo fatto manda in crisi la nostra stessa esistenza e il valore che le attribuiamo.

Quando il Distruttore si manifesta, è inevitabile andare incontro a una perdita. Che si tratti di un lutto, della morte di una persona cara, della perdita del lavoro o di un amore, della fine di un’amicizia, l’arrivo del Distruttore conduce sempre alla rottura degli equilibri esistenti.

Ogni cambiamento costituisce una piccola morte. Più volte nella nostra esistenza ci troviamo a dover lasciare qualcosa che era diventato un punto di riferimento importante. E ci troviamo a guardare verso un futuro che, nel momento del cambiamento, ci appare incerto e minaccioso.

Eppure, a dispetto di quello che molti pensano, il Distruttore non è una burla grottesca della sorte, ma una tappa iniziatica. Quando si affaccia prepotentemente nella nostra vita ci comanda di modificare l’assetto degli equilibri esistenti, per scoprirne di nuovi.

Questo ci obbliga ad uscire forzatamente dalla nostra zona di comfort verso spazi ignoti alla ricerca di un nuovo centro interiore.

Il Distruttore non è mai una punizione anche nel caso in cui generi sofferenza e dolore. E’ proprio nei frangenti in cui si perdono le coordinate della propria vita che è fondamentale cercare di affrancarsi dai concetti comuni di fortuna o sfortuna, giustizia e ingiustizia, benedizione o disgrazia, ed evitare altri luoghi comuni che non fanno che aumentare il senso di impotenza e di inadeguatezza che stiamo sperimentando. 

Così come è importante astenersi dal giudizio. Solo più avanti, la vita ci mostrerà il suo reale disegno e forse allora potremo cogliere la perfezione di ciò che è accaduto.

Il Distruttore ci insegna a lasciare andare senza rimanere aggrappati al passato. Anche se nel momento in cui il mondo ci sembra crollare e non intravediamo nulla di buono all’orizzonte, è possibile che si aprano nuovi scenari migliori dei precedenti.

Il Distruttore sa che non c’è nulla che si possa veramente distruggere. Come l’energia non si distrugge, ma si trasforma, così il Distruttore opera per rinnovare. Rimanere aperti ad elaborare in maniera fiduciosa tutte le emozioni contrastanti insite nel cambiamento, qualsiasi esse siano, è il solo modo che abbiamo per limitare il dolore e la sofferenza e per essere pronti a riconoscere le nuove opportunità che si presenteranno.

Tu che rapporto hai con l’archetipo del Distruttore? Quando qualcosa nella tua vita cambia in modo inatteso e irreversibile, come reagisci? Ti senti aperto al cambiamento o cerchi di bloccarlo? Riesci a rimanere fiducioso di fronte agli eventi o tendi a perderti d’animo?

Prendi coscienza delle tue risposte, senza giudicarti e, se vorrai, puoi condividere con me le tue riflessioni.

17/12/2019

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